Agriturismo Sacramora

Studio Rava Piersanti

Alcuni edifici e servizi agricoli di una unità poderale di Faenza sono stati riconvertiti in agriturismo. Il volume del fienile è diventato così un grande spazio di accoglienza che ospita due suite e vari servizi. La struttura muraria originale ed il coperto in coppi sono stati conservati (anche per rispetto delle normative), le pareti sono rimaste scrostate e segnate dal tempo, mentre tutte le integrazioni e aggiunte sono in metallo e vetro. I vuoti tra le colonne in mattoni sono stati chiusi con vetrate continue che corrono dietro ai pilastri che rimangono così liberi su tutti i lati. L’interno conserva le volumetrie originali e alcune soppalcature che sono però state rifatte in metallo: su esili strutture in tubolari, rinforzate con tiranti, sono stati posati fogli in lamiera zincata di 4 millimetri di spessore con funzione di pavimentazione. Alcune passerelle aeree servono da collegamenti e aiutano alla manutenzione dei vetri. Gli interni hanno arredi di design, molti dei quali risalenti agli anni settanta, di proprietà della famiglia. Sulla facciata del retro che guarda verso il verde di un giardino agricolo è stato aggiunto – in corrispondenza di un’ampia vetrata – una sorta di loggiato coperto che in realtà è una installazione artistica costituita da pareti, soffitto e alcune pannellature verticali mobili che riprendono - in scale diverse - i disegni di due piccoli quadri di un noto artista francese – Philippe Artias – che fu amico di Picasso a Valloris negli anni del dopoguerra. Anche gli interni accolgono diverse tele dello stesso artista. I lavori sono stati realizzati in autocostruzione con tecnologie a secco, acquistando direttamente i materiali occorrenti.