L’oggetto dell’intervento è un insieme sistematico di opere di manutenzione straordinaria finalizzato all’adeguamento degli spazi connessi all’azienda già in essere, per un completamento dei servizi aziendali.
L’immobile si presentava come un tipico capannone di periferia prefabbricato degli anni 2000, in ghiaia lavata all’esterno e travi e pilastri interni con pavimentazione in cemento industriale, e con l’impiantistica tipica di un capannone a uso terziario.
Da un punto di vista architettonico-distributivo, le richieste della proprietà sono state la creazione di un nuovo spazio ufficio, di un’aula informatica e di una sala conferenze, e il collegamento interno tra i nuovi spazi e quelli preesistenti.
La committenza ha richiesto inoltre che potesse essere valorizzata l’importante opera (3x3 metri) dell’artista Luca Barberini all’interno della sala principale, senza compromettere la pulizia degli spazi e i coni visivi che si creano all’interno del volume.
Il progetto nasce e si articola attorno alla sala conferenze principale, cuore pulsante dell’azienda, ma che allo stesso tempo dovrà ricoprire un ruolo assolutamente polifunzionale spaziando da un luogo di lavoro, di cultura, di area espositiva, di spazio musicale. La nuova sala diviene uno spazio totalmente rappresentativo per l’azienda stessa e vuole dare all’utilizzatore l’impressione di non trovarsi in una classica sala conferenze.
Il progetto affronta tematiche differenti e mira a rispondere alle richieste e alle necessità che via via si presentano, anche in fase di cantiere. La rivisitazione delle vetrate industriali degli anni ‘50 permette di creare un collegamento visivo tra le tre funzioni principali dell’ampliamento. A questo si aggiungono l’utilizzo di colori e materiali naturali, quali il ferro corten e il legno, e la collocazione di un albero sul palco. Il risultato porta il fruitore a immergersi in un ambiente armonioso, dinamico e distensivo allo stesso tempo.