Alla base della ristrutturazione della palazzina situata al limite del centro storico di Faenza, sul sedime delle
vecchie mura cittadine, v’è il principio di un intervento che coniughi semplicità ed eleganza. Si è
principlamente intervenuti, operando una ridistribuzione volumetrica dell’appartamento posto al secondo
piano. Si è infatti unito il sottotetto commune alle due unità abitative, all’appartamento superior, modificando
la distribuzione verticale e collocandola internamente all’abitazione, a definire uno spazio a doppia altezza,
eliminando di conseguenza l’ultima porzione di scala condominiale. Per la facciata si definisce un disegno
lineare e ritmico, eliminando i due balconi aggettanti, conferendo così un carattere più introverso
all’abitazione, e non trascurando l’utilizzo di elementi classici come marcapiani e lesene, tradotti in sottili
profili metallici verticali ed orizzontali, che colpiti dalla luce creino un piacevole effetto di rilievo. La parte
basamentale, rispetto alla parte superiore, viene trattata con una la medesima tematica a diversa scala ed
enfatizzata da una forte tonalizzazione. Il fabbricato si articola su quattro livelli ed è suddiviso in due unità
abitative. Lo sviluppo planimetrico avviene secondo le modalità tipiche del lotto medievale, con pianta stretta
(5,30 m di larghezza) e molto profonda (14,6 m), terminante in un piccola corte. Il progetto di interior fa propri
i principi sopra esposti proponendo mobili e scale in profili verniciati bianchi che incorniciano pannellature,
ante e pedate in rovere, donando agli ambienti un carattere unico di calda sobrietà e leggerezza.